

Prendiamoci cura – Contributi ai servizi all’infanzia
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Sito - MADONNA DI FATIMA
Prendiamoci cura – Contributi ai servizi all’infanzia
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Giuseppe significa “accrescere”, “far diventare grande”. Per far crescere Gesù, San Giuseppe lo ha protetto e gli ha insegnato il gusto del lavoro ben fatto, utile agli altri ed eseguito con il sorriso sulle labbra. Inoltre gli ha insegnato a rispettare le leggi del suo Paese, la storia sacra e le Scritture. Giuseppe, con il suo esempio, ha mostrato a Gesù come compiere la volontà di Dio.
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Il 27 aprile è, per il mondo intero, la giornata del disegno…un modo per celebrare la creatività. La ricorrenza è stata istituita nel 1962 a Londra dal Consiglio internazionale delle Associazioni di disegno grafico. Disegnare è da sempre un mezzo d’elezione per esprimersi, comunicare ed esternare la propria creatività. Questa giornata serve proprio a rimarcare l’importanza che i tratteggi, gli schizzi e le rappresentazioni grafiche hanno per l’arte e per il vivere sociale. Per i bambini della scuola dell’infanzia, il disegno ha un valore che va ben oltre quello creativo poiché, in assenza di capacità di scrittura, è anche un modo per comunicare. L’essere umano ha con il disegno un legame tanto antico da perdersi nella notte dei tempi; i primi messaggi intenzionali che ci arrivano dai nostri antenati sono immagini tracciate sulle pareti delle grotte per rappresentare aspetti della vita quotidiana ed elementi spirituali. Nella storia della nostra specie il disegno ha avuto tanta importanza da diventare arte. Per i bambini disegnare è la forma di espressione più naturale. È ormai certo che disegnare costituisce uno stimolo e un sostegno per le capacità cognitive e per la creatività dei bambini; oltre a rappresentare un canale privilegiato per esprimere emozioni e bisogni che talvolta non trovano altra modalità di manifestazione.
E, dunque, bambini prendete in mano un colore, un pennarello, un pennello o una matita e disegnate quello che in questo momento vi sta passando per la testa!
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Dopo aver nuotato insieme tra risate e scherzi, la balena blu accompagna Boccaglio in un punto del mare dove l’acqua è meno profonda e il fondale si restringe un po’. Quello è il punto in cui i fiumi si incontrano con il mare e proprio da li, ogni giorno, la rana d’acqua dolce comincia il suo giro per consegnare la posta a tutti i pesci che vivono nel fiume. È la rana postina il miglior aiutante che Boccaglio possa avere per raggiungere l’indirizzo scritto sulla maschera. La rana conosce a memoria tutti i fiumi e le strade dei paesi sulla terra ferma. Da li a poco si vede spuntare fuori dall’acqua una testina verde…eccola!! È proprio lei con la sua borsa a tracolla piena di buste e lettere. Pesce Boccaglio spiega velocemente alla rana la sua missione e lei accetta subito di aiutarlo, infatti sa che Marsango non è proprio vicina al mare e lei è così esperta che sa raggiungere qualsiasi posto. Boccaglio saluta la cara balena, si aggrappa ad una zampa della ranocchia e via nel fiume Brenta per l’ultimissimo tratto del suo viaggio…Il piccolo pesciolino è davvero eccitato, non ha mai nuotato in un fiume, perciò osserva attentamente il paesaggio attorno a lui, la vegetazione, gli insetti e altri pesci che non aveva mai visto a casa sua nell’oceano; anche il sapore dell’acqua è diverso, è più dolce, mentre lui è abituato all’acqua salata. Improvvisamente Boccaglio si accorge che non ha più la maschera con sé:” Oh che guaio! Che sbadato, come farò ora” dice il pesce, ma la rana lo tranquillizza subito e insieme tornano indietro per cercarla. Eccola!! La maschera è impigliata a una bottiglia di plastica che galleggia sulla superficie dell’acqua. “Guarda che sporcizia, lungo il fiume si trovano un sacco di rifiuti, alcuni galleggiano e sono ben visibili, altri affondano e rimangono in profondità. Tutti questi oggetti non nascono in natura, sono gli uomini a gettarli in acqua e continuano a non capire che in questa maniera distruggono il nostro ambiente, e purtroppo qualche specie animale non riesce a sopravvivere”. La rana postina è davvero infuriata e continua a raccontare “ci sono dei giorni in cui questo fiume è azzurro e vedo le carpe nuotare nel fondo, altri giorni, per colpa dell’inquinamento, l’acqua è sporchissima e diventa marroncina, faccio addirittura fatica a trovare le buche delle lettere delle anguille perché non si vede nulla”. Boccaglio si rattrista, conosce bene questo problema anche nel mare ha incontrato molti rifiuti. Gli uomini dovrebbero rispettare l’ambiente marino perché l’acqua è un bene preziosissimo, ci serve per tante cose: per bere, cucinare, lavarci…dovremmo tutti imparare ad averne più cura. Per fortuna al nostro amico torna il sorriso quando vede finalmente un cartello che indica Marsango. Boccaglio è super emozionato, sta per scoprire chi è il proprietario della maschera da sub che lo ha spinto a fare questo viaggio incredibile!
Mostriamo un simpatico filmato….
….in cui il protagonista dice di vedere un particolare colore e invita gli altri a cercare qual-cosa dello stesso colore.
Di seguito riportiamo il testo della canzone:
Blue! I see something blue. Blue! I see something blue.Blue, blue, blue, blue… I see something blue.Find something blue!(La strofa si ripete per i colori yellow, red e purple)Blue. Yellow. Red. Purple. I see colours everywhere.
Terminata la visione, mostriamo alcuni pennarelli o matite colorate e pronunciamo il nome del colore corrispondente: red, yellow, pink, green, purple, orange, blue…Organizziamo una Colour Scavenger Hunt, cioè una piccola “caccia ai colori”, utilizzando nel gioco il testo della canzone. Iniziamo con pochi colori (red, yellow, blue), poi, riproponiamo il gioco integrando di volta in volta un colore nuovo. Diamo il via alla caccia! Il bambino dovrà reperire quanti più oggetti possibili del colore da noi indicato. Cominciamo a cantare, contiamo fino a dieci e quando diremo Stop! la caccia sarà terminata. Proseguiamo finché i numeri saranno stati ripetuti più volte.
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